giovedì 2 febbraio 2012

C’erano una volta i semafori

La viabilità: una questione che riguarda ogni città nel mondo.
A Marina di Massa il problema, se così lo vogliamo chiamare, sorge indubbiamente nel periodo estivo, quando la località viene presa d’assalto dai turisti e dai massesi che vogliono godersi un po’ di mare. Nel centro la possibilità di code e ingorghi poco interessa chi trascorre un periodo di villeggiatura qui, in quanto giustamente e in genere decide di muoversi a piedi o in bicicletta per raggiungere la spiaggia che normalmente  dista poco dalla casa vacanze o dall’albergo.
Sono normalmente le principali arterie che uniscono le varie località, specialmente in alcune ore del giorno, ad affollarsi in particolar modo e a creare qualche piccolo disagio: il Viale Roma, Via Marina Vecchia, il Lungomare e il Viale che conduce alla Partaccia ne sono un esempio.
Da quando l’amministrazione comunale ha deciso di intervenire su alcuni nodi strategici c’è da dire che il traffico è diventato molto più scorrevole. La rotonda è un’ottima soluzione che sostituisce il caro vecchio semaforo con una struttura attorno alla quale le autovetture girano in cerchio fino a che non trovano lo svincolo interessato. Secondo le statistiche allestire un incrocio con una rotonda abbassa notevolmente la possibilità di incidenti; inoltre, cosa non da poco,  la rotonda rappresenta un elemento architettonico che, se studiato bene, può abbellire, addolcire e addirittura dare prestigio a un crocevia.



 
Imboccando il Viale Mattei incontriamo oggi una bella fontana che troneggia nel centro della strada e i cui zampilli sembrano osservare dall’alto  il viavai delle auto che vi girano attorno. I giochi d’acqua sono sempre un’ottima soluzione per attirare attenzione, inoltre non dobbiamo dimenticare che ci troviamo in una località balneare, quindi l’acqua rappresenta anche una suggestiva immagine che trasmette una piacevole sensazione di freschezza.


Ma nella provincia di Massa Carrara non poteva mancare un tributo a ciò che più simboleggia le montagne che sovrastano la costa, le Alpi Apuane, vale a dire il marmo. Superato il cavalcavia del Viale Mattei in direzione monti, ci troviamo infatti di fronte a un’opera  che ci suggerisce un’antica procedura utilizzata in passato per trasportare i blocchi di marmo al fondovalle, quando camion e strade di arroccamento ancora non esistevano: la lizzatura. I blocchi all’epoca venivano infatti su 3 tronchi di legno e fatti scendere a valle come sopra a una slitta. Questa difficile operazione è oggi entrata a far parte della tradizione storica delle cave di marmo, tant’è che dal 1988, a Resceto, frazione montana di Massa, ogni anno nella prima domenica di agosto si organizza la rievocazione della lizzatura, un’occasione unica che molti turisti non si fanno scappare.

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